Critico letterario italiano (Firenze 1926 – Firenze 2008). Allievo di Giuseppe De Robertis, è stato professore Emerito di Letteratura Italiana presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Firenze. La sua attività si è prevalentemente orientata verso la letteratura italiana del secondo Ottocento e del primo Novecento, nonché verso la storia della cultura italiana nel periodo che intercorse fra le due guerre mondiali. A tal proposito Cronache letterarie tra le due guerre (Firenze, 1966), il suo volume dedicato alla letteratura del ventennio fascista, frutto di un’ampia indagine condotta sulle riviste letterarie dell’epoca, ha rappresentato e rappresenta una base di riferimento indispensabile per le indagini sulla cultura militante in Italia nel periodo intercorso fra i due grandi conflitti. Tra gli scrittori e i poeti che egli seppe rivisitare e riqualificare attraverso uno studio attento ed equilibrato, si ricordano Tozzi, l’amatissimo Svevo, Calvino, D’Annunzio, Campana, Ungaretti, Sbarbaro, Luzi e Caproni. Collaboratore e direttore di numerose riviste letterarie (fra le quali “Caffé Michelangiolo”, “Inventario”, “il Ponte”, “Comparatistica”, “La Rassegna della Letteratura Italiana” etc., Luti ha prodotto una vasta bibliografia che ha preso avvio nel 1961 con il saggio Italo Svevo e altri studi sulla letteratura italiana del primo Novecento. Nel 2006 gli è stato riconosciuto il ‘Fiorino d’Oro’, massima onorificenza civica fiorentina. Nel 2008 ha donato il suo patrimonio librario (oltre 10.000 volumi) alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia.