Numero | 34 |
Autori (fare click sul nome per profilo) | Marino Alberto Balducci |
Titolo | La morte di re Carnevale. Studio sulla fisionomia dell’opera di Giuseppe Giusti |
ISBN | 88-7166-010-2 |
Volume rilegato collezionabile | ……….. |
Genere | Saggio critico |
Lingua | Italiano |
N. Pagine | 167 |
N. Illustrazioni | 0 |
Edizione | Settembre 2006 |
Questo studio tende a evidenziare in senso monografico i tratti salienti della personalità creativa di un poeta che, forse più di altri contemporanei, ha potuto dar voce alle ansie e alle disillusioni di un’epoca di transizione compresa fra gli slanci dell’idealismo romantico e le concrete prospettive del vero. Gli sviluppi più complessi della poetica giustiana, in un sondaggio dei loro ritmi nevrotici nei quali la rabbia del grido sedimenta nell’impossibilità di esprimersi, individuano così il tracciato di una proposta satirica inedita che si contraddice proprio nei suoi presupposti fondamentali. Giusti può riconoscersi infatti come cantore impuro, cogliendo in se stesso i germi della malattia di quell’universo corrotto che si appresta a redimere: e la sua replica degenera negli echi latenti di una risata contratta, nel carme derisorio in cui la vittima si confonde col carnefice. Entro la pantomima burlesca di un simile carnevale improduttivo, si scopre dunque come la morte del sovrano, con tutte le sue premesse rigeneranti, non possa avere luogo. I risultati proto-umoristici dell’ottica buffa di Giuseppe Giusti si faranno allora presaghi dei tempi futuri, secondo quella specifica percezione della realtà che si scopre attraverso il prisma di un precoce e sorprendente “sentimento del contrario”. [Questo studio ermeneutico presenta i risultati finali di un progetto di ricerca svolto durante l’Anno Accademico 1988-1989 grazie al supporto del Dipartimento di Italianistica dell’Università degli Studi di Firenze].