| Numero | 82 |
| Autori (fare click sul nome per profilo) | Jerzy Zywczak |
| Titolo | Marcel Proust et Louis Ferdinand Cèline. Quelques convergences inattendues dans le style et dans la vision du monde |
| ISBN | 978-88-6065-047-X |
| Volume rilegato collezionabile | € 20,00 |
| Genere | Saggio critico |
| Lingua | Francese |
| N. Pagine | 31 |
| N. Illustrazioni | 0 |
| Edizione | Gennaio 2015 |
Proust e Céline occupano concordemente un posto centrale nella letteratura francese del XX secolo, ma i critici situano di solito la loro opera su poli opposti. In realtà si dovrebbe sottolineare la visione comune ai due scrittori, una visione pessimistica e profondamente tragica del mondo moderno colpito dalla crisi morale e sociale. Si dimentica spesso che Proust, utilizzando al massimo la tendenza alla congiunzione di diverse parole ed espressioni, dice sempre precisamente ciò che voleva dire senza cedere il campo allo stile emozionale ed ellittico di Céline. La fraseologia espressiva di Céline non è cosi vicina alla lingua parlata come si pensa, così come lo stile di Proust non è libero da espressioni comuni. Ovviamente ci sono anche delle differenze significative, per esempio il ruolo della guerra nell’opera di Céline e quello dell’arte nella Recherche. Di conseguenza però i due scrittori, ognuno dei quali è volto verso diversi ambienti sociali, creano una visione integrativa e trascinante delle trasformazioni del XX secolo.