Numero | 78 |
Autori (fare click sul nome per profilo) | Simonetta Ada Ines Biagioni |
Titolo | George Bücher: scienza e metafora |
ISBN | 978-88-6065-076-3 |
Volume rilegato collezionabile | € 60,00 |
Genere | Saggio critico |
Lingua | Italiana |
N. Pagine | 147 |
N. Illustrazioni | 0 |
Edizione | Dicembre 2013 |
Georg Büchner, scienziato e drammaturgo, è di una sorprendente modernità. Precursore del Naturalismo, nella parabola che partendo da Lenz termina con l’Espressionismo, si basa nel suo narrare − coscienziosamente e addirittura alla lettera − su veri e propri documenti oggettivi: referti medici, atti giudiziari, provvedimenti disciplinari. Inoltre, rielabora sempre le sue traumatizzanti esperienze di medico sezionatore servendosi di uno sguardo autoptico. L’autopsia ogni volta è necessaria in Büchner per separare, attraverso l’osservazione e l’analisi, le varie apparenze dalla realtà: è infatti un’opera di smascheramento. Eppure questo scrittore è anche animato da un’indole drammaturgica tale da far scaturire atomi tragici di un’esplosiva potenza: sono situazioni rapidissime, immagini allucinanti, gesti vigorosi, urli monosillabici. Costantemente il suo linguaggio è scarno. Il Woyzeck, ad esempio, è uno dei drammi tedeschi più brevi e certo è il più denso. Talvolta una sola frase, o addirittura una sola battuta, costituiscono in esso una scena. Le metafore si accalcano nel parossismo e così, una volta estrapolate, del testo rimane soltanto una struttura scheletrica, in assoluto magnetica e significante.